Sono proprietario congiuntamente a mia moglie di una villa suddivisa in due appartamenti con ingressi indipendenti e corte comune, con piscina ed altri servizi. Siamo in procinto di separarci, purtroppo in via giudiziale, e subisco continue pressioni da parte di mia moglie, avvocato, sulla incombente necessità di trovarmi un alloggio in affitto. Ho domandato nel ricorso l’affido esclusivo e in subordine condiviso di nostro figlio. E’ possibile che io debba lasciare la mia abitazione per far posto all’attuale compagno di mia moglie ed ai di lui figli? Ma la Corte Suprema non si era espressa anche per la convivenza dei coniugi separati o separandi sotto lo stesso tetto? Grazie per la risposta.
Riccardo
Risposta: qualora il figlio venisse affidato a Te o, comunque, il giudice disponga che il figlio continui ad abitare prevalentemente con Te, molto probabilmente ad andarsene dalla casa familiare dovrebbe essere Tua moglie. Quanto alla convivenza sotto lo stesso tetto, questa potrebbe essere ammissibile purchè la casa familiare sia comodamente divisibile in due distinte ed autonome unità immobiliari: circostanza che, nel Tuo caso, sempre sussistere.
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