Nell’anno 2005 ho venduto il mio appartamento ed ho estinto il mutuo che avevo acceso con la banca.
Ieri però apprendo che sull’immobile esiste ancora iscritta ipoteca.
Ho prontamente telefonato al notaio, la segretaria mi comunica che la cancellazione non era avvenuta in quanto la banca non gli aveva mandato i documenti.
La banca giustamente da la colpa al notaio e viceversa fatto sta che la cancellazione dovrebbe essere avvenuta stamattina, ma sia la banca che il notaio i soldi li hanno incassati due anni fa.
Posso fare qualcosa per far valere in qualche modo i miei diritti ?
23/11/2007 – Michele
RISPOSTA: Il debitore che abbia onorato il debito per il quale era stata iscritta ipoteca ha diritto ad ottenere dal creditore il consenso alla cancellazione dell’ipoteca medesima. Alla mancata cancellazione dell’ipoteca non è automatico però il diritto del debitore al risarcimento del danno per il pregiudizio economico sofferto poiché il danno, non essendo “in re ipsa“, deve essere provato. Certo è che due anni per cancellare una ipoteca, in relazione alla quale si puo’ presumere che il creditore avesse rilasciato il proprio consenso alla cancellazione al momento dell’estinzione del debito, sono molti ed il notaio che vi ha provveduto con ritardo non ha agito con dilenza. Ma per chiedere un eventuale risarcimento danni occorre fornire la prova del danno subito in conseguenza dell’omessa cancellazione dell’ipoteca.
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