Io vi scrivo in una duplice veste, quella di compagna e quella di assistente sociale. vi racconto brevemente la mia storia. da circa due anni sto assieme ad un uomo separato, con due figli minori rispettivamente di anni 8 e 2. i bambini da circa 8 mesi stanno con noi, in quanto la madre ha chiesto volontariamente che fosse il padre ad occuparsene. da quella data la madre non vede i figli, i contatti telefonici sono sporadici, non sene interessa minimamente. da qualche giorno è stata fatta l’udienza per la modifica alla separazione specificando che i bimbi stanno stabilmente con il padre. la mia domanda è questa: considerato che la madre non viene a trovare i figli, e che non se occupa di fato, è opportuno chiedere l’affidamento esclusivo al tribunale per i minori, per evitare che un giorno la madre si ripresenti creando sopratutto nel bambino più piccolo destabilizzazione?
Con la legge 54/2006, entrata in vigore nel marzo 2006, è stato introdotto il c.d. principio della bigenitorialità: questo significa che il giudice, chiamato a pronunciarsi sull’affidamento dei figli minorenni in conseguenza della crisi della coppia, deve valutare in maniera prioritaria la rispondenza dell’affido condiviso all’interesse del minore.
L’affido esclusivo del figlio ad uno solo dei genitori riveste, quindi, carattere residuale e potrà essere disposto dal giudice solo se sarà accertata la violazione dei doveri o l’abuso dei poteri concernenti la potestà da parte di un genitore, ovvero la circostanza che quest’ultimo tenga una condotta pregiudizievole nei confronti del figlio.
In sostanza: se viene dimostrata l’inopportunità dell’affidamento condiviso (che la legge di norma preferisce) si potrà disporre l’affido esclusivo del minore ad un genitore. Per questi motivo la richiesta di affido esclusivo della prole deve essere adeguatamente motivata ed articolata.
Nel caso di specie, il persistente disinteresse della madre verso i figli, potrebbe giustificare la richiesta del padre di affidamento esclusivo dei minori, affidamento esclusivo che immagino il Tribunale potrà disporre solo dopo avere incaricato i servizi sociali di svolgere opportune indagini sulla madre.
GeertWilders4president
Secondo me ci si deve rassegnare, qualunque cazzata una donna fa (es maltrattare i figli) si tramuta in mossa vincente. E’ sufficiente dire che la botta l’ha causata il padre ed il gioco è fatto.
Samantha
Ma…Salve..sono separata da anni ed il io compagno attuale anche! Leggo tante storie e tutte più o meno le stesse…dico solo una cosa!poveri uomini! Uno di questi é proprio il mio compagno,che ha lasciato la casa (daltronde la legge in normalità la lascia alle madri insieme ai figli xche risultano sempre le più deboli in fatto economico) ma sono invece forti e molto furbe..con questa legge dalla loro parte riescono ad ottenere tutto è anche diversi soldini con la scusa dei figlioli! !poveri u omini!!la legge dovrebbe essere dalla parte loro invece deboli e spesso cornuti e mazziati altroché. ..lasciamo fare.
Samantha
Volevo aggiungere anche che poi questi u omini si ritrovano a pagare sia il mantenimento, che le spese extra x i figli, un altra loro nuova abitazione, le spese della stessa,la macchina ,i figli quando ce li ha lui…altroché. .ecc..ecc…più di questo è le ex a spassarsela alla faccia degli ex e dei giudici stessi dove fanno i finti pianti che un ce la fanno ad andare avanti …ma per favore ..
Anonimo
brava non è da tutte ammettere questo.