sono tecnico di parte per un appartamento di recente costruzione con gravi problemi di condensa superficiale.
La causa sono certamente i ponti termici dell’involucro su cui condensa il vapore, ma sembrerebbe che gli adempimenti della legge 10 sotto il cui regime è stato concessionato l’edificio siano stati rispettati. (verifica cd, verifica termoigrometrica, ecc)
E’ possibile chiedere un risarcimento al costruttore se questi non intende operare un risanamento imputando, (per mancanza di areazione o per scarso riscaldamento) l’umidità agli inquilini?
Ciccio
Risposta: se, come a me risulta, i “ponti termici” (ovvero la parte della struttura di un edificio che presenta caratteristiche termiche significativamente diverse da quelle circostanti) dipendono sempre da un errore di progettazione o di esecuzione, il costruttore è tenuto ad intervenire per eliminare il difetto strutturale dell’immobile ed a risarcire gli eventuali danni subiti dai proprietari. Sulle condizioni ed i termini delle azioni esperibili contro il costruttore si rimanda ai precedenti post.
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